23 set 2010

(Bologna - Stefano Cavalli, del gruppo “Lega Nord Padania” interroga la Giunta




Dai dati contenuti nell'ultimo bilancio d'esercizio dell'Azienda Usl di Piacenza, emerge "una consistente mobilità passiva dei pazienti"; al contrario, in termini di "mobilità attiva", da diversi anni l'Emilia-Romagna vanta notevoli crediti nei confronti di altre Regioni.
Stefano Cavalli, del gruppo "Lega Nord Padania" interroga la Giunta per sapere a quanto ammontino le spese sostenute per la mobilità passiva dell'AUSL di Piacenza e della Regione, suddivise per tipologia di prestazione erogata; chiede, inoltre, a quanto ammontano i crediti maturati nei confronti delle altre Regioni per la mobilità attiva e se, al fine di evitare che l'attuale saldo divenga inesigibile, siano stati concordati i tempi per il rimborso; e se siano in corso accordi con Regioni confinanti finalizzati a contenere il fenomeno della mobilità passiva.
Il consigliere segnala che la mobilità passiva sofferta dall'AUSL di Piacenza grava in modo significativo sui suoi bilanci, "pregiudicando l'erogazione di possibili ulteriori servizi e investimenti". Attraverso il saldo attivo, afferma Cavalli, è necessario produrre migliorie nel sistema sanitario regionale, "perequando" le aree di confine sottoposte a una competizione inter-regionale come, appunto, quella di Piacenza.
Il consigliere regionale Manes Bernardini (lega nord), oltre ad una risoluzione sul tema dell'attuazione di politiche valutative sugli effetti della legislazione regionale, ha presentato, sullo stesso argomento, anche un'interrogazione, in cui chiede alla Giunta regionale quali attività di valutazione siano state svolte dalla Regione, quali siano i costi e le azioni in materia di politiche valutative riferite al progetto CAPIRe, al Servizio Controllo strategico della Giunta ed ai Servizi Legislativo e qualità della legislazione e Coordinamento Commissioni dell'Assemblea. Il consigliere vuole anche conoscere se la Giunta intenda procedere nella valutazione delle politiche regionali in relazione alle previsioni normative.
Bernardini, nel testo dell'interrogazione, sottolinea che vi è una "generale condivisione dell'esigenza di inserire e attuare politiche valutative sull'attuazione e sugli effetti della legislazione regionale", che dall'inizio degli anni duemila sono state avviate esperienze in questo senso e che, dal 2001, sono state introdotte nella legislazione specifiche clausole valutative per evidenziare informazioni utili sui tempi e le modalità d'attuazione della legge, per far emergere eventuali difficoltà e per stabilire le ricadute sulla comunità regionale.
Il consigliere, oltre a citare l'illustrazione del progetto CAPIRe, svoltasi il 14 settembre 2010 nella Commissione consiliare "Statuto e regolamento", sul tema "Il ruolo delle Assemblee nella valutazione delle politiche pubbliche", nel cui ambito è stato costituito un Comitato di indirizzo composto da consiglieri e referenti di struttura dell'Assemblea legislativa, ribadisce che la Regione avrebbe approvato una "ventina di leggi contenenti espresse clausole valutative" che tuttavia, ad oggi, non risulterebbero attuate, seppure vigenti. (AC)
a cura di: Ufficio Stampa dell'Assemblea Legislativa