27 set 2010

CANI DA RICERCA E CATASTROFE ALL'OPERA AL PASSO ROLLE

Spettacolare esercitazione congiunta nella notte di Protezione civile e Guardia di Finanza
CANI DA RICERCA E CATASTROFE ALL'OPERA AL PASSO ROLLE



Operare in condizioni limite e in emergenza, specie quando si interviene per salvare delle persone, richiede grande affiatamento operativo tra le componenti del soccorso coinvolte, collaudate procedure nella comunicazione, nel coordinamento tra i "reparti" e nella catena di comando. Un mix che la Protezione civile trentina non si stanca mai di sottoporre a verifica, programmando periodicamente esercitazioni, simulazioni d'interventi reali e allenamenti su campi dedicati. Come è accaduto ieri sera nella zona del Passo Rolle in occasione di "Tognazza 2010", l'esercitazione in notturna organizzata dal Dipartimento della Protezione civile, in particolare il Servizio Prevenzione Rischi, in collaborazione con la Scuola alpina di Predazzo e il Soccorso alpino della Guardia di Finanza. "Tema" dell'esercitazione, inserita all'interno di uno stage formativo internazionale, la ricerca di dispersi in macerie e in superficie per unità cinofile del soccorso. Una esercitazione resa ancora più probante dalla pioggia battente che per almeno tre ore ha ulteriormente complicato le operazioni.



Molte le componenti e strutture operative che si sono date appuntamento, fin dalle prime ore del pomeriggio di ieri, al Campo base di malga Rolle dove è stato allestito il Centro Operativo Misto che ha gestito tutte le operazioni: Guardia di Finanza, Dipartimento della Protezione civile trentina, Trentino Emergenza 118, Vigili del fuoco permanenti e volontari, Croce Rossa, Corpo nazionale Soccorso alpino e Speleologico, Associazione cani da ricerca e catastrofe, Psicologi per i popoli, Nuclei volontari alpini, Forze dell'ordine ed anche alcune delegazioni di unità cinofile estere (Germania, Polonia, Austria, Svizzera) che stanno effettuando in questi giorni uno stage internazionale presso la Scuola alpina della Guardia di Finanza a Predazzo.
"L'esercitazione - spiega Gianfranco Cesarini Sforza, dirigente del Servizio Prevenzione Rischi della Provincia autonoma di Trento - è stata organizzata per fornire alle varie componenti che si occupano di soccorso l'opportunità di sperimentarsi sul piano operativo e conoscere le diverse impostazioni e filosofie formative che le varie "scuole" per i cani da ricerca e catastrofe adottano".

In realtà non si è trattato di un'unica esercitazione ma di tante micro esercitazioni e prove pratiche su quattro scenari di simulazione d'intervento:
- un incidente d'auto sulla SS 50 pochi chilometri sotto il Passo Rolle con caduta di un veicolo, con tre persone a bordo, in una forra profonda 50 metri;
- ricerca e recupero sulla parete Tognazza di due alpinisti, uno dei quali ferito e rimasto appeso alla corda;
- ricerca e ritrovamento, nel tempo massimo di 20 minuti, di alcuni escursionisti investiti dal crollo di una parete rocciosa mentre camminavano su un sentiero alla base della Tognazza;
- ricerca di quattro amici fungaioli nella zona tra il Passo Rolle e San Martino rimasti sorpresi da un forte temporale.

Particolarmente spettacolari le prime due esercitazioni: per recuperare i feriti dell'auto finita nella forra, ad esempio, si sono sperimentate particolari tecniche di recupero che hanno visto l'impiego di palo pescante. Di grande interesse operativo anche i due interventi nei quali sono state impiegate le unità cinofile della Guardia di Finanza, della Scuola provinciale cani da ricerca e da catastrofe, del Soccorso alpino, della Croce Rossa e delle delegazioni estere. Anche gli Psicologi per i popoli (che oggi si ritroveranno, tra l'altro, al Centro di addestramento della Protezione civile a Marco di Rovereto per un seminario operativo nazionale) sono intervenuti per assistere gli amici (impersonati da figuranti) degli occupanti della vettura finita nella forra che hanno assistito all'incidente, nonchè la moglie di uno dei due alpinisti coinvolti nell'incidente in parete.