27 set 2010

 

I giornalisti vanno a Adro, grazie sempre alle sovvenzioni pubbliche, grazie alle nostre tasse: questi statali dovrebbero essere indipendenti, ma si sa che non si sputa nel piatto dove si mangia e costoro colpiscono ancora.

Loro non provano vergogna?

Non hanno altro da fare che andare in un piccolo comune del bresciano?

Tanto la trasferta la paghiamo noi con le nostre tasse: senza i contributi pubblici i loro giornali non potrebbero pagare la benzina per i motorini, altro che trasferta ad Adro.