27 set 2010

i nostri grandi imprenditori e non sono personaggi ormai più pittoreschi, folcloristici che pericolosi

Chi sono i nemici del liberalismo oggi?

Saranno i comunisti, gli ultimi sovversivi, gli anarchici, quelli superstiti che cantano ancora “Addio Lugano Bella”: no, sono loro, i nostri grandi imprenditori e non sono personaggi ormai più pittoreschi, folcloristici che pericolosi.

Come la Chiesa e la religione deve ispirare la politica, ma mai deve entrare nelle maggioranze di governo: si avrebbero le teocrazie, terribili e oppressive.

Come i militari, che devono rimanere nelle caserme e mai imporre il loro potere autoritario e militaresco alla società civile, così i grandi imprenditori, chiamiamoli pure padroni, devono rimane al loro posto.

La politica lasciamola ai politici: tutti gli altri consiglino, propongano, ma mai governino o avremo tanti guai, solo guai.

Mi sto riferendo pure per il governo del Cavaliere?

Diciamo allora che il pericolo comunismo in Italia sia finito e lui potrebbe tornare a svolgere il suo antico lavoro: assicuri solo la democrazia e il libero mercato, poi torni a fare il suo lavoro.