9 set 2010

la gente dello stesso ceto sociale si ignora

La situazione politica nazionale e sindacale sta degenerando sempre più?

In un certo senso è vero perché molti diritti acquisiti un tempo sono scomparsi, la crisi sta aprendo voragini in situazioni economiche acquisite.

I primi a subire ingiustizie sociali sono sempre e lo saranno sempre di più in futuro, i non specializzati: loro servono sempre di meno al mercato del lavoro, perché da una parte la tecnologia avanza e i lavori ripetitivi tendono a svanire, mentre la manodopera che proviene dai paesi extracomunitari pone sempre più questa categoria di lavoratori in competizione tra loro.

L’involuzione sociale poi spinge sempre più a non aiutarsi tra i lavoratori: la gente dello stesso ceto sociale, oso dire dello stesso borgo, dello stesso quartiere come un tempo, si ignora.

La competizione, valore positivo in se stesso, è stata portata all’eccesso e sempre più si sente dire che sono “problemi loro, che si arrangino”.

La frase “Guai ai vinti” risuona sempre più nelle nostre strade: i perdenti sono lasciati ai margini e si propone di scacciarli dal centro delle città perché sono sporchi, perché sono dei pezzenti indecorosi.