I dubbi sono diversi, ma soprattutto è il movente che è un po' debole, anche se un uomo infuriato può anche uccidere senza preoccuparsi delle conseguenze.
Il fatto che sta alla base dei sospetti è proprio il comportamento di Parolisi, che pare esprimere indifferenza oltre alle dichiarazioni che contraddicono con i tempi, l'ora della morte, prospettati dall'accusa.
Ora la difesa ripropone altre tesi, altri orari, soprattutto, in modo da dimostrare che il caporalmaggiore non ha mentito.
I dubbi inece restano sul perché Parolisi avrebbe ucciso, il divorzio sarebbe stato per lui una rovina economica, ma la scelta dell'omicidio non pare una risposta razionale.
Sarebbe bastato un buon avvocato per il divorzio.
Forse la soluzione è un'altra, ma......