Curiosity
è il tentativo, anzi la ripresa di un’esperienza particolare:
l’esplorazione del sistema solare e la conquista dello spazio
cosmico, da parte della specie umana, ovvero dei primati evoluti
molto presuntuosi.
Questi
primati hanno pure la speranza di andare oltre Marte e il sistema
solare, sfruttando la teoria della Relatività di Albert Einstein,
ovvero l’energia cinetica è uguale alla massa, moltiplicata alla
velocità delle luce al quadrato.
Per
Einstein la velocità della luce non può essere superata, ma ci si
può avvicinare, riducendo il tempo: in pratica più si avvicina, il
tempo relativo della persona o l’oggetto in viaggio diminuisce,
rallenta.
Quindi
a pochissimi decimi di velocità in meno della velocità della luce
si può percorrere una grandissima distanza: un anno a quasi la
velocità della luce è uguale a mille, a 10milaanni o più, di noi
sulla terra.
Così
lo spazio cosmico, se si sopravverrà a tali velocità, sarà
percorribile, in mesi, o addirittura in settimane, ma saranno viaggi
senza ritorno, perché questi viaggiatori troverebbero il nostro
mondo ormai finito o evoluto in qualcosa di nuovo, di diverso, con
tutti i parenti e gli amici rimasti a terra ormai in polvere,
deceduti da migliaia di anni.