Il caso di Yara Gambirasio pare in fermento e si ripercorrono tutte le piste, ma nulla di certo pare sbucare dalle indagini: certamente il cantiere di Mapello è stato poco considerato e i cani ben addestrati non sbagliano, Yara era entrata.
Inoltre tracce di iuta e cemento, l’uso del taglierino da muratore indicano un omicidio avvenuto in questo ambito.
Il cantiere è stato presto scordato e si sono cercate altre ipotesi fantasiose, tra cui l’assassino figlio illegittimo, fatto contestato da altri periti, poi riproposto con certezza, ma senza verità prestabilita.
Poi abbiamo gli innocentisti e i colpevolisti per genere categoria.
Il colpevole deve essere un marocchino o un bergamasco?
Deve essere un ragazzo, un vecchio o una persona per bene di 40anni?
Si preferisce un emarginato, o un bravo ragazzo da oratorio?
I giornalisti sono un po’ in attesa, con la speranza che il mostra sia a loro “gradito”.