il presidente della Bce, Mario Draghi, alla Camera di Commercio a Francoforte, parla di fiducia: ''Iniziamo il 2013 con più fiducia di quella che avevamo a gennaio dell'anno scorso. Questa fiducia è in gran parte costruita sui progressi che tutti noi, governi, parlamenti, Ue e Bce, che siamo stati in grado di fare nel corso del 2012. Tuttavia è anche costruita in modo cruciale sull'aspettativa che i progressi continueranno''.
Quindi Draghi, l'uomo migliore dell'economia italiana, ci vuole dare fiducia, ma il problema vero per l'Italia sta nella mancanza di riforme vere, che sostituiscano le scelte politiche di questo Paese.
E' ora di modificare l'apparato della burocrazia dello Stato con l'inserimento di sistemi informatici contemporanei, per ridurre tutte le procedure cartacee e farle sparire, è ora di ripulire tutte le procedure doppie e insensate della pubblica mministrazione, è giunto il momento di finanziare la ricerca scientifica, non con denaro pubblico, ma favorendola con denaro privato.
E' ora di valorizzare la famiglia tradizionale, che ha permesso all'Italia di superare le crisi degli ultimi 2 mila anni ed oggi rischia di morire per colpa di una demagogia demenziale.