La casta esiste, è sporca, anzi lurida, ma qualcosa l'ha generata, qualcuno l'ha proposta al Paese, che l'ha votata: non sono i figli e i nipoti degeneri di un'antica aristocrazia di spada e di toga, che si è guastata per colpa tra matrimoni di convenienza, tra cugini se non incestuosi nel vero senso della parola.
Questi sono saliti al potere perché qualcuno li ha messi lì, qualcuno che si è messo dietro le quinte, ha portato i suoi soldi all'estero e ha fatto affari con gli appalti gonfiati, di edifici nati mali, pericolosi, se non addirittura con le fondamenta coperte di sostanze tossiche.
Sono gli avvelenatori dell'ambiente, gli amanti del brutto e del cattivo gusto, ricchi sulle nostre spalle, ma che sul mercato regolare durerebbero poche ore, prima di essere spazzati, nemici anche dl liberismo, che applicano ai poveri, ai ceti popolari, ma che loro aborrano.
Sono loro che hanno mantenuto questo sistema negli ultimi 40 anni, con le corporazioni e i sindacati di parte, i gruppi di potere e le clientele.