10 gen 2013

Carcere e amnistia, indulto e la criminalità che si sente ben protetta


Carcere e amnistia, indulto e la criminalità che si sente ben protetta dalla corte di Giustizia di Strasburgo: non bastava che ci fosse Marco Pannella che si faceva le sue cure dimagranti chiamati scioperi della fame, non bastavano i nostri pennivendoli, sempre pronti ad obbedire a chiunque ordine di scrivere dei povere “galeotti”.
Ora ci dobbiamo subire una sentenza che sarebbe carta straccia, anzi carta igienica, di una corte che non ha pudori, che dovrebbe essere neppure considerata e ovviamente le multe non dovrebbero essere pagate, ma noi ci facciamo pure umiliare da dei giudici spudorati, sempre pronti ad obbedire ai loro padroni politici.
Lo schifo ricada sui fanfaroni, sui politicanti e non sulla povera gente, sui bambini abusati, che rivedono i loro aguzzini sghignazzanti in strada, le donne stuprate, con lo stupratore che li minaccia, sugli anziani truffati, pedinati ancora dagli stessi truffatori.
Alla corte di giustizia di Strasburgo se ne fregano delle vittime del crimine, anzi, forse pure loro si fanno tante sghignazzate, degne dei giudici iniqui che Gesù Cristo ha descritto nel Vangelo.