8 gen 2013

Giacomo - Cap. 2 Il rispetto dovuto ai poveri


Cap. 2

Il rispetto dovuto ai poveri

 1  Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria.  2  Supponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro.  3  Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: «Tu siediti qui comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti in piedi lì», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello»,  4  non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi?
 5  Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano?  6  Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi che vi tiranneggiano e vi trascinano davanti ai tribunali?  7  Non sono essi che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi?  8  Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene;  9  ma se fate distinzione di persone, commettete un peccato e siete accusati dalla legge come trasgressori. 10  Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto;  11  infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere.
Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della legge.  12  Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché  13  il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà usato misericordia; la misericordia invece ha sempre la meglio nel giudizio.

La fede e le opere

 14  Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo?  15  Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano  16  e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova?  17  Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa.  18  Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede.  19  Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!  20  Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza calore?  21  Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare?  22  Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta  23  e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio.  24  Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede.  25  Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via?  26  Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.