La notizia pare prevedibile e anche giusta: The Times designa Mario Draghi uomo d'affari dell'anno, così pare e così o esalta la grande finanza, quella speculativa, ma non l'economia reale, quella produttiva.
Siamo sempre più schiavi da questa economia tirannica e dannosa nel odo reale del termine: esiste una casta di speculatori, che poi non hanno volti strani di ricconi feroci, ma spesso sono gli stessi risparmiatori, medi e grandi, ma pure quelli piccoli, che spingono l'economia verso scelte contro la produzione, contro il lavoro, verso interessi lontani, che affamano popoli interi.
Mario Draghi è un grande?
Forse è giunta l'ora di ridiscutere su come abbiamo concepito l'euro e su come lo gestiamo.