La banca nazionale cinese ha tagliato i tassi di sconto del denaro, per favorire i prestiti, aumentando la liquidità, ma tutto questo non basta, perché la Cina sta soffrendo la prima grande crisi del suo sviluppo forsennato.
Questa crisi è la prima, ma non l'ultima, serve una politica economica che premi la qualità e non solo la quantità.
Per questo il grande Paese asiatico necessità di una rivoluzione culturale, ovvero puntare di più sulla ricerca e la qualità.