Più copie diffondi, più abbonati mostri e fai credere di avere, magari virtualmente, più soldi ricevi dallo Stato in contributi pubblici.
Ecco a voi una truffa storica, che nessun magistrato ha mai voluto colpire, perché la stampa, il IV potere, è troppo potente.
Eppure basterebbe verificare se queste copie vengano vendute, se questi abbonati esistano veramente e se il gioco di gonfiare la diffusione sia solo una bufala o ci sia un minimo di interesse da parte di molti lettori, solo ... virtuali.
Ci sono gli estremi di un'azione penale, ma non mi vorrei trovare nei panni di quel magistrato che si volesse avventurare in questo campo minato.