Il governo lavora per una pensione anticipata, così definisce questa forma pensionistica, che dovrebbe mandare a casa qualche ultra 62 enne, ma già si parla di 63 enne, con una perdita del 3% per ogni anno mancante.
In pratica si vorrebbe togliere le persone più anziane dal mondo del lavoro, annidate nelle pubbliche amministrazioni, con relativo risparmio, ma con pensioni da fame, vera fame.
La fregatura è pronta e so già che molti, per poter mangiare, pagarsi le medicine, mantenere figli e talvolta nipoti, sono pronti ad arruolarsi nell'esercito dei lavoratori in nero, dove lavoreranno finché morte non li colga.