Le armi sono il motore della produzione mondiale da sempre e solo in due occasioni sono state sostituite, nella corsa per la conquista della Luna e nel consumismo, attualmente in crisi in molti Paesi occidentali.
La ricerca scientifica passa attraverso i nuovi brevetti, che devono essere sperimentati e il consumismo bellico sono una grande occasione di sviluppo tecnologico.
Questo è un assurdo della specie umana, ma purtroppo funziona ancora, come i casi dei razzi di distruzione, i V1 e i V2 della Seconda Guerra Mondiale, poi divennero quelli che aprirono la strada all’esplorazione dello Spazio.
La scienza è passata dentro questo mondo malefico e l’economia si ingrassa con le guerre: la logica consumistica porta al commercio dei vecchi armamenti delle potenze Occidentali e Orientali non alla distruzione e al riciclaggio, ma alla svendita sui mercati mondiali, in Africa, in Asia per esempio, dove vengono usate dai tiranni locali e dalle bande criminali e terroristiche.