Il popolo italiano non si venduto per 80 euro, o se preferite, per trenta denari: la sconfitta resta pesantissima e potrebbe significare la morte storica non della sinistra, ma di questa ridicola maggioranza di sinistra, svuotata di significati e lontanissima dal paese, con le loro cooperative rosse e i soldi regalati, centellinati, ma solo prima delle elezioni, ai poveri statali, sempre più simili a quelli di un tempo, ovvero a mezzemaniche che contano i centesimi per pagare l’energia e elettrica e il gas.
La fine di questa porcheria storica ci salverà, ma non basta: bisogna iniziare a smontare la ridicola macchina dell’immigrazione, detta dell’ospitalità, bisogna intaccare le caste e le strutture economiche che ci derubano il futuro, dai gruppi dei faccendieri, ai bancarottieri.
La lotta sarà lunga e dura, ma non abbiamo alternative, vincere o….morire di fame.
Paolo Rossi