La domanda è legittima e i primi a doversi informare sono gli avvocati, spesso in cattiva fede e molti giudici: il razzismo deriva da razza e da concezione di razza, che abbiamo, sia animale che umana, sempre se esiste una suddivisione razziale nella specie umana.
Una razza ha delle caratteristiche precise, esterne, somatiche, che per qualcuno, con teorie antiquate e superate, comportano anche caratteristiche comportamentali e anche di intelligenza più o meno sviluppata.
La specie umana ha poche differente al suo interno e il genoma umano è limitato, per colpa dei…nostri antenati, che circa 70 mila anni fa si erano ridotti a 2mila copie e nulla più, quindi con poche varianti all’interno della nostra specie, mettendoci a rischio di estinzione con una semplice epidemia: infatti basta che un virus o un batterio trovi la chiave per infettare un singolo individuo e poi infettare tutti gli altri, molto simili.
Quindi il razzismo è legato alla razza, non alla cultura, all’appartenenza a gruppi etnici, nazionali e culturali, o religiosi che siano.
Invece tutto è…razzismo per qualcuno, ma spesso certi atteggiamenti…tolleranti, buonisti, sono veramente razzisti, o comunque discriminatori e trattano le persone come …diverse, da proteggere e non come liberi cittadini, uguali agli altri: le categorie protette sono sempre per dei ritardi mentali o per handicap fisici, qualcuno deve avvisare i buonisti che sono appunto…..razzisti.