Il nemico numero uno è la sinistra, che serve gli interessi vetusti di un'economia antiquata, da anni Trenta del secolo scorso, quando la manodopera era di basso livello, dietro le nuove catene di montaggio.
Il mondo è mutato, ma il vecchio stenta a morire e altri arrivi provocherebbero la rovina economica del Paese, con disordini gravi, gravissimi, con reazioni autoritarie, altro che Matteo Salvini e le sue sparate storiche.
Il mondo cambia e queste masse costano troppo, da noi: prima si agisce e le soluzioni saranno meno costose per tutti.
Quindi bisogna sconfiggere la scemenza storica di una sinistra patetica, risibile e fuori dalla realtà, ormai destinata a un triste declino, senza futuro: faremo un bel funerale e gli dedicheremo un monumento dove pisceranno i cani.