Questo insulto era tipico negli anni Settanta contro costoro, che scrivevano per altri sulla carta stampata, finanziata dallo Stato e a servizio di gruppi di potere spesso corrotti, come hanno dimostrato poi molte inchieste della magistratura, alcune insabbiate e altre no.
Quindi la coscienza di un giornalista è molto simile a un colabrodo?
Non lo so, ma se servono corrotti, malavitosi e affaristi sporchi, come i grandi speculatori, sì, senza ombra di dubbio.