3 ott 2020

Guerra agli evasori, ma mai ai soldi delle cosche.

La domanda è ovvia e la risposta pure.
Perché il pensionato, magari con la pensione minima, che svolge qualche lavoretto da amici e conoscenti, in nero, per arrotondare la misera pensione, per non morire di fame, è regolarmente individuato dal fisco, con i nuovi strumenti informatici che ci calcolano i soldi sul Conto Corrente, mentre i miliardi di Euro, delle cosche, pare il 10% del PIL nazionale, tra soldi della prostituzione, dello spaccio della droga, della vendita delle armi, del gioco d'azzardo clandestino, dei traffici di carne umana sui barconi, non vengono quasi mai individuati, se in misura minima?
Ogni anno sequestrano beni, che restano fermi per anni per le procedure barocche dei nostri tribunali, di circa mezzo miliardo di Euro, invece il capitale di questi traffici è 30 volte superiore, i beni detenuti dai criminali in doppio petto, accumulati in decenni, sono centinaia di miliardi.
Se si sequestrasse tutto questo denaro si salverebbe il Paese e lo lanceremmo verso un futuro splendido. 
A questo punto la risposta è una sola, sensata: i criminali, che stanno dietro a tutto questo, che non si sporcano mai le mani di sangue e sterco direttamente, finanziano i nostri partiti politici e ci regalano cretini che ne sparano tante in diretta televisiva, che promettono mari e monti, ma potrebbero solo scopare le strade, temo anche in questo un po' incapaci.
I colletti bianchi, che stanno al di sopra delle cosche, sono i veri padroni del Paese?
Io temo di sì.