8 mag 2023

I giornalisti temono l'intelligenza Artificiale.

Uno dei primi mestieri che sarà sostituito è proprio il loro, anzi già oggi si può incaricare qualche applicazione che scriva, sforni pezzi giornalistici, in modo da mandare a lavorare i nostri pennivendoli, diciamo a raccogliere frutta e verdura al posto dei migranti.
Sì, non sono felice perché a questo punto il servilismo di un computer è appunto assoluto verso chi lo programma, ma la fine dei servi umani, tanto fedeli, prova che essere dei vermi senza dignità non porta nessun vantaggio.
Ne ho visti di lecchini finire disoccupati come gli altri, gettati come stracci inutili, quando non sono più utili.
Così ecco i sostituiti dei servi fedeli dei poteri puliti o sporchi che siano, delle mafie e del clientelismo per esempio.
Così ecco a voi la campagna contro il nuovo mostro tecnologico, che è pericoloso, come l'energia nucleare, ma può diventare pure uno strumento molto utile in molti campi.
In un mondo dove l'assistenza sanitaria è sempre più un privilegio per ricchi, basta guardare cosa sia capitato a livello planetario con il COVID, la nuova tecnologia potrebbe fornire un aiuto valido, sotto costo, per diagnosi accettabili, senza medici costosi, troppo cari per miliardi di persone su questo pianeta.
La ricerca scientifica avrebbe un validissimo aiuto, specialmente nel campo della ricerca sanitaria, contro le più temute malattie non curabili oggi.
Invece il rischio che qualche folle la utilizzi per i suoi fini criminali esiste, oppure esiste l'eventualità che guasti tecnici la trasformino in qualcosa di pericoloso per gli uomini.
Si può dire che serve molta attenzione e tanta preoccupazione, ma è una grande occasione per noi umani, da non buttare.
Mi dispiace per i giornalisti, ma se non sono idioti si possono riciclare in qualche altra professione, ma il progresso non può essere fermato, non perché è una legge non scritta, ma dominante.
È un fatto oggettivo, reale, vero, se non la uso io la userà qualcun altro e quindi è preferibile domare la belva che vedersi sopraffatti, per esempio, dai cinesi o dagli indiani.
Loro avrebbero meno remore di noi.
Infine quante ne raccontano questi poveri pennivendoli, non si sono accorti neppure che Chat GPT di fatto non era stato fermato in Italia, ma bastava poco per utilizzarlo, nonostante il blocco del Garante della privacy.
Intanto ne inventano altre e parlano degli errori di uno strumento da utilizzare con cautela e intelligenza, ancora in rodaggio.
Se hanno speso 10miliardi per arrivare ad avere uno strumento così potente, lo lasciano a disposizione di tutti gratuitamente, perché deve essere rodato, perfezionato, poi le applicazioni le venderanno a caro prezzo e si rifaranno in poco tempo.
È qualcosa di evidente ed è importante non lasciare tutto questo in mano ad un privato, ma servono controlli incrociati a livello mondiale.
Se non sarà così gli hacker faranno festa, i pazzi faranno stragi, i giovani tiranni cresceranno.