La gente vuole sempre più sicurezza nelle strade, ma per ottenere questo si deve lottare su due fronti.
Uno è la repressione del crimine, l'altro metodo sta nella rieducazione, difficile, forse impossibile con questa folla di senza futuro nelle nostre strade.
Così più arrivano, più teppisti, violenti e delinquenti avremo.
Il meccanismo è semplice ed evidente, per chi vuole capire.
La loro cultura non si può integrare con la nostra, infatti costoro non diventano programmatori informatici, non diventano esperti di mercati finanziari, neppure validi meccanici, elettricisti capaci, alla peggio fanno i tirafili e i manovali.
Loro però si reputano superiori a noi e gli islamici poi si sentono preferiti da Allah, quindi se noi siamo più ricchi, più abili è perché loro non fanno il loro lavoro da mussulmani, ovvero non ci combattono, non ci tagliano le gole.
Sì, più arrivano e peggio sarà per noi, mentre loro vivranno sempre più di espedienti e di crimine.
La reazione quindi sarà una sola, ovvero repressione, come capita spesso nei Paesi da dove provengono.
Oltre a una giustizia sommaria, che da loro colpisce impunemente, abbiamo le polizie private che agiscono senza scrupoli.
Poi le carceri per costoro, per chi non ha soldi per pagare un vitto e un alloggio migliore, sono veri lager, dove si muore mediamente entro i due anni, o anche prima.
Sono stanzoni dove la gente, i carcerati, sono concentrati in massa, mangiano cibo che i porci rifiuterebbero e si passano tutte le infezioni, di ogni genere, gli uni con gli altri.
Dobbiamo trasformarci pure noi così?
I progressisti vogliono questo, oppure sono solo degli idioti che non calcolano le conseguenze delle loro scelte.
Il gioco sozzo di costoro, di quelli che hanno capacità critica, segue interessi sociali e finanziari soliti.
Ci vogliono preparare a un mondo antidemocratico e dominato da caste dette progressiste, ma che hanno un solo fine, il profitto facile, mentre ci distraggono con il crimine che avanza e i diritti dei poveri criminali, dei tagliagole, da difendere.