24 ago 2023

Serve una politica dell'espulsione di massa.

Forse il salario minimo, legato alla lotta contro il lavoro nero, impedirebbe di far crollare i salari ancora, mentre sarebbe giusto favorire l'introduzione delle nuove tecnologie, anche macchine agricole nella raccolta di frutta e verdura, in modo da modernizzare il nostro sistema produttivo.
A questo punto chi non si sente italiano, ma è in Italia a commettere reati, dovrà essere espulso, possibilmente in realtà ricettive che li sistemino con pochi soldi, in Africa per esempio.
La proposta della Gran Bretagna è ottima, spedirli in Ruanda, ma per ora non è applicabile da noi. 
Cosa impedisce tutto questo?
È il diritto internazionale, che vale solo per noi, ma non per gli inglesi e l'Arabia Saudita.
Posso dire che l'ONU, con le corti internazionali, che hanno le sedi nelle capitali colonialiste del passato, oggi neocolonialiste, paiono vecchie puttane di strada che fanno la morale alle ragazzine un po' scollate.
Ricordo agli accoglienti che la legge di mercato non perdona e questo vale pure per il mercato del lavoro, più arrivano e più avremo i salari sempre più bassi per loro.
Io ho raccolto il lamento di vecchi migranti, che si ricordavano quanto potevano fare con il primi guadagni, anni fa ed ora sono alla fame.
Quindi più ne arrivano e più il ceto povero crescerà di numero, tra noi italiani e tra i vecchi immigrati soprattutto.
Il fine dell'immigrazione è appunto questo e per questo piace tanto al ceto medio alto ed alto, ma non nel mondo popolare.
Invece serve esportare istruzione e preparazione tra loro, per vincere la miseria, più abili artigiani e tecnici ci saranno, meno poveri avremo tra loro.
Se le donne studieranno potranno gestire le loro maternità e stabilire di non rassegnarsi alla volontà di Allah per avere figli, tanti, ma accontentarsi di quanti riescono a mantenere.
Invece la politica dell'accoglienza, demenziale e criminale, ci sta portando verso i ghetti chiusi nelle periferie, poi, quando saranno troppo pericolosi, verranno ben serrati e non si saprà quanta gente morirà per malattie banali e curabili, che si trasmetteranno gli uni con gli altri.
Questo capita nelle periferie degradate delle megalopoli del Sud del mondo già oggi, dove la polizia entra solo con i blindati, in qualche rara occasione, mentre i medici non osano mettere il naso.