22 set 2010

Avremo morti e feriti in attentati, repressioni terrificanti successive.


 

Per loro è l'Occidente e con tutti gli altri popoli della terra, che stanno facendo guerra alla loro fede: così vivono come assediati, temono per le loro donne, per i loro giovani.

Non rimane per loro, per la loro mentalità, prendere le armi e farci la guerra.

Il quadro è chiaro?

Ora non resta che vedere i probabili sviluppi: il buonismo, con il razzismo ci stanno portando verso uno scontro atroce.

Avremo morti e feriti in attentati, repressioni terrificanti successive.

La risposta positiva sta in una legislatura chiara, applicata con coerenza: se vivono da noi devono rispettare tutte le leggi, proprio tutte, comprese quelle che consentono alle donne di essere libere come le nostre;

Devono poter cambiare fede come meglio credono, oppure farsi anche atei, se lo desiderano.

Il dialogo e la cultura stanno alla base di questa operazione, ma forse è già troppo tardi: si doveva iniziare al tempo delle guerre coloniali, dopo la decolonizzazione dei Paesi islamici.

Serve mutare politica estera e preferire, a livello Europeo, un affare economico in meno, ma una legge democratica in più in queste realtà, che non sono più lontanissime come un tempo: se i Paesi islamici fossero sotto governi laici, democratici, tolleranti il terrorismo svanirebbe nel nulla.

E' la democrazia l'arma vincente, ma purtroppo non la si può esportare con i cannoni: solo con le idee si infiltra in nazioni che non l'hanno mai conosciuta.