7 set 2010

Europei di seria a e di serie b

 

Il principio che tende ad escludere poveri ed emarginati dal movimento di popoli all'interno del continente europeo tradisce la natura dell'Unione Europea.

Ora c'è una costituzione, con un parlamento che ci impone direttive da rispettare se non si vogliono pagare delle "penali", come ditte che lavorano sotto un appalto: spesso le direttive fanno accapponare la pelle e ci si chiede.

Chi mandano gli europei a Bruxelles?

Non certamente il meglio dei politici del continente, non proprio individui eccezionali anche quando lavorano nei loro Paesi, o così pare dalle direttive che ogni tanto ci cadono sulla testa.

Ora, per colpa di scelte del passato un po' azzardate si vuole limitare la libertà di movimento, fatto certamente ingiusto in se stesso.

Con questo non voglio fare del buonismo facilone e demenziale, anzi sono certo che sia colpa del buonismo che siamo arrivati a tanto: se ci fossero state delle leggi coraggiose, una struttura giudiziaria capace di punire i delinquenti in modo chiaro e inequivocabile non saremmo arrivati a confondere i bambini rom con i vecchi ladri professionisti, i topi di appartamento, i ricettatori con i ragazzini costretti ad andare a rubare con minacce e botte.