29 set 2010

La Provincia di Bergamo presente ad Alta Quota


L’edizione 2010 di Alta Quota, la fiera dedicata alla montagna e alle sue attrazioni, è in programma dal 1 al 3 ottobre al polo fieristico di Via Lunga. Un appuntamento cui non poteva mancare la Provincia di Bergamo.

La montagna è nel codice genetico dei Bergamaschi,- sostiene il Presidente, Ettore Pirovano-, la portiamo nell'etimologia che ci definisce Orobici, nel carattere e nella storia della gente che vive la montagna e la fa vivere. La scelta di essere presenti istituzionalmente a questa manifestazione fieristica è motivata dal credere fortemente nel valore del nostro territorio e dall’impegno di far conoscere meglio la montagna bergamasca e la sua offerta complessiva”.

Una promozione che quest’anno coinvolge direttamente anche le Comunità Montane, ospiti dello stand della Provincia ciascuna in rappresentanza del proprio distretto. Una presenza che l’Assessore alle Attività produttive e Turismo Giorgio Bonassoli, definisce come “momento che unifica simbolicamente realtà territoriali diverse ma tutte determinanti nella definizione delle bellezze naturali e dei valori della tradizione e della cultura della nostra provincia.
Alta Quota 2010 intende anche essere l’occasione giusta per dare vita a un programma condiviso di sviluppo sostenibile delle valli e delle montagne bergamasche il cui punto di forza sta proprio nella somma delle numerose attrattive che le caratterizzano. Una caleidoscopica varietà da offrire a turisti e visitatori di passaggio alla scoperta dei singoli tesori”.

Affinché le nostre aree alpine possano prosperare e attrarre, oltre ai turisti, nuovi residenti e nuovi nuclei famigliari, così da scongiurare il rischio di spopolamento, è necessario tutelarle attraverso politiche attente e mirate alla gestione del patrimonio naturale - sostiene l'Assessore alle Politiche montane Fausto Carrara. – Un fronte sul quale la Provincia si impegna particolarmente. Mantenere l'integrità dell'ambiente è un modo per garantire il futuro alle nuove generazioni e motivarle all'imprenditorialità e alla progettazione sul territorio”.