29 set 2010

Regione Emilia Romagna - ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI: PROPOSTA SEL-VERDI IN COMMISSIONE


La Commissione "Statuto e regolamento" – in sede consultiva – ha avviato l'esame del Progetto di Legge di iniziativa dei consiglieri Gian Guido Naldi e Gabriella Meo (del gruppo "Sinistra Ecologia e Libertà – Idee Verdi"), che ha per titolo: "Anagrafe pubblica degli eletti. Disposizioni sula trasparenza e l'informazione".

Illustrato dalla consigliera Meo, il PdL si compone di 8 articoli e intende promuovere, a costi limitati, la trasparenza della vita istituzionale, con l'obiettivo di contrastare la disaffezione alla partecipazione alla vita democratica, che sempre più spesso arriva fino all'abbandono del diritto di voto.

L'anagrafe pubblica degli eletti, seguendo l'esempio di altre democrazie, prevede che la Regione renda disponibile sul web il proprio bilancio interno, le presenze e il comportamento di voto degli eletti, gli atti presentati, il loro iter e la loro conclusione. A sua volta, ciascun eletto - consiglieri e assessori, nonché Amministratori Delegati e Direttori Generali di nomina regionale - dovrebbe rendere pubblici gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo, la dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all'anno precedente l'elezione, e poi agli anni in cui costoro ricoprono l'incarico elettivo e a quello immediatamente successivo (si prevede che la disposizione venga estesa al coniuge non separato e ai figli conviventi), nonché la dichiarazione dei finanziamenti ricevuti, dei doni e dei benefici, i rimborsi e/o gettoni di presenza percepiti a qualsiasi titolo dalla Regione, il quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall'istituzione d'appartenenza. L'insieme di questi dati dovrebbe essere messo a disposizione dei cittadini, in forme tali da renderli facilmente accessibili.

Poiché molte di queste informazioni sono già disponibili sul sito dell'Ente, il PdL propone di integrare e sviluppare la sezione "Regione trasparente" del portale, facendone il punto di riferimento esclusivo della pubblicità della vita istituzionale.

L'Assemblea legislativa e la Giunta dovrebbero rendere pubblico l'elenco completo degli incarichi esterni (studi, progettazioni, contratti a tempo determinato); per ogni Società controllata o ente strumentale della Regione, vanno resi pubblici i dati essenziali di bilancio, i nominativi dei consiglieri d'amministrazione e i relativi emolumenti. Viene, inoltre, prevista la piena pubblicità dei lavori consiliari, "con relativa pubblicizzazione delle sedute e degli argomenti in discussione nelle Commissioni e in Consiglio e archiviazione fruibile, attraverso resoconto e/o audio/video con indicizzazione". L'art. 3 prevede che l'anagrafe degli eletti entri a regime entro sei mesi dall'entrata in vigore della Legge.

Nell'avvio del dibattito, i consiglieri Monari, Mumolo e Bonaccini (Pd), pur condividendo la sostanza della proposta, hanno espresso dubbi sulla legittimità della norma che estenderebbe a coniugi, conviventi e figli questi obblighi di trasparenza, facendo riferimento alla legislazione sulla privacy. Sull'argomento sono intervenuti anche i consiglieri Pollastri (Pdl) e Naldi (Sel-Verdi). E il presidente della Commissione, Favia (Mov. 5 stelle), a sua volta favorevole al documento presentato, ha preannunciato la presentazione nei prossimi giorni di un'altra proposta di legge sull'argomento (è prevedibile che i due documenti vengano in seguito abbinati).

Nella medesima seduta, la Commissione ha rinviato l'esame di due Progetti di Legge d'iniziativa di consiglieri IdV, che interessano la modifica dello Statuto. Poiché l'iter di modifica dello Statuto è particolarmente complesso e le due proposte – intervenendo sulla stessa legge – andrebbero abbinate, i commissari hanno convenuto sull'opportunità di u approfondimento.