Patronati, Commissione regionale al lavoro per scrivere un nuovo testo di legge
La Commissione regionale per i patronati ha approvato i nuovi criteri di ripartizione delle risorse del 2010 destinate ai patronati della Sardegna, che quest’anno ammontano a 460mila euro. L’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, in qualità di presidente della Commissione ha proposto l’istituzione di un fondo (con risorse del Fondo Sociale Europeo) per finanziare progetti innovativi nei quali trovino spazio i patronati, in materia di occupazione, famiglie, emigrazione.
È stato posto l’accento sul diverso ruolo svolto dai patronati, a 54 anni di distanza dalla emanazione della L.R. n. 29/1956: tutti hanno convenuto che è necessario riscrivere al più presto il testo perché non è più al passo con i tempi. Per esempio, è diminuito notevolmente il peso delle attività tradizionali. Le pensioni non sono più il core business di questi enti, chiamati da anni ad occuparsi di immigrazione, problemi del mondo del lavoro e tutela degli anziani. La Sardegna, tra l’altro, lamenta un rapporto fortemente squilibrato tra giovani e anziani, in particolare nell’area di Cagliari. La Commissione lavorerà nei prossimi mesi alla stesura di un nuovo testo di legge che ridisegni le competenze dei patronati.
“Questi enti - sottolinea l’assessore Manca - possono esercitare un ruolo innovativo nello scenario sociale attuale. Basti pensare alle donne impegnate al lavoro oltre che tra le mura domestiche, oppure al problema della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro: negli anni Cinquanta la nostra società era strutturata in maniera diversa. I patronati possono svolgere un ruolo importante soprattutto nei piccoli Comuni, dove potrebbero offrire preziosi servizi alla collettività. I temi di maggiore criticità sono quelli riguardanti gli anziani, i giovani, le donne, la scolarità, la povertà, i percorsi di cassa integrazione e mobilità. I tempi di risposta ai cittadini sarebbero più rapidi, se i patronati potessero affiancare la pubblica amministrazione".
La Commissione presieduta dall’assessore Manca è composta dai rappresentanti provinciali di Acli, Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital-Uil, Easa-Casartigiani, Epasa-Cna, Enapa-Conagricoltura, Inac-Cia, Inapa-Confartigianato,
È stato posto l’accento sul diverso ruolo svolto dai patronati, a 54 anni di distanza dalla emanazione della L.R. n. 29/1956: tutti hanno convenuto che è necessario riscrivere al più presto il testo perché non è più al passo con i tempi. Per esempio, è diminuito notevolmente il peso delle attività tradizionali. Le pensioni non sono più il core business di questi enti, chiamati da anni ad occuparsi di immigrazione, problemi del mondo del lavoro e tutela degli anziani. La Sardegna, tra l’altro, lamenta un rapporto fortemente squilibrato tra giovani e anziani, in particolare nell’area di Cagliari. La Commissione lavorerà nei prossimi mesi alla stesura di un nuovo testo di legge che ridisegni le competenze dei patronati.
“Questi enti - sottolinea l’assessore Manca - possono esercitare un ruolo innovativo nello scenario sociale attuale. Basti pensare alle donne impegnate al lavoro oltre che tra le mura domestiche, oppure al problema della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro: negli anni Cinquanta la nostra società era strutturata in maniera diversa. I patronati possono svolgere un ruolo importante soprattutto nei piccoli Comuni, dove potrebbero offrire preziosi servizi alla collettività. I temi di maggiore criticità sono quelli riguardanti gli anziani, i giovani, le donne, la scolarità, la povertà, i percorsi di cassa integrazione e mobilità. I tempi di risposta ai cittadini sarebbero più rapidi, se i patronati potessero affiancare la pubblica amministrazione".
La Commissione presieduta dall’assessore Manca è composta dai rappresentanti provinciali di Acli, Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital-Uil, Easa-Casartigiani, Epasa-Cna, Enapa-Conagricoltura, Inac-Cia, Inapa-Confartigianato,