Al Qaeda vive sulla rete e della rete, l’impossibilità di censurarla lo rende forte, ma questo fatto permette che altri gruppi, in rete molte meglio organizzati dei seguaci di Ben Laden, si divertano a deridere ogni cosa e più li minacci, più alzano la voce.
A loro degli ambasciatori statunitensi non interessa nulla, forze li vorrebbero pure morti.
Questa è la più grande sconfitta del fanatismo religioso: contro la rete non c’è minaccia o censura che tenga e le risate li seppelliranno, prima delle bombe Usa.
La rete non si ferma e non ha pietà: è irriverente con tutti e con tutto: con i suoi sberleffi renderà patetica la furia criminale dei terroristi islamici.