Flavia rischia di essere cacciato dal Movimento 5 Stelle, anzi si è allontanato da solo, ne è uscito e forse spera in un incarico migliore, come spesso capita, oppure no.
Che importa se è un liberatore o un traditore?
Ciò che serve è un semplice programma, coraggioso e non demagogo, con soluzioni giuste ed oneste.
Basterebbe imporre la tracciabilità per i soldi dei politici, spese comprese, senza presta-nomi, lottando in modo duro contro la mafia, le mafie e i clientelismi, per vincere la guerra contro la corruzione, da cui deriva la criminalità organizzata e quella spicciola da strada, sempre libera di agire, per terrorizzare la gente.
Tante belle proposte servirebbero, per disarmare la casta, ma tutto finisce in un bisticcio per Favia o con Grillo.