Quando si parla della rete, sui media, si fa un po' di confusione: si parla di rivolte sull'web, in questo caso contro Beppe Grillo, ma non si capisce chi sono coloro che si ribellano.
Ogni tanto si parla dell'Web in modo misterioso e si capisce che coloro che scrivono forse avranno fatto un corso per corrispondenza, cartacea e non elettronica, su Internet, ma, poveretti, non sanno cosa sia la rete.
Chi si ribella e per cosa si ribella su Internet?
Ci sono decine di migliaia, anzi centinaia di migliaia di gruppi di discussione, che singolarmente non contano nulla, fatti da decine di persone, nel migliore dei casi, se si escludono i doppi, tripli e anche di più, profili fasulli che si aggirano.
Così capita che 3 o 4 imbecilli facciano tanto rumore.
Tanto?
Solo per la stampa che è lì pronta ad ascoltarli, a leggerli: ecco a voi le famose rivolte della rete.
Cari compagni, camerati, ex democristiani, socialisti e radicali irriducibili, la rete è un'altra cosa: è ben più grande di un social network casereccio formato dai fedelissimi tesserati.