In Italia c’è razzismo?
Probabilmente no: non esiste neppure una letteratura, tranne quella degli ultimi anni del fascismo, che esalti la superiorità dei bianchi italici.
Invece esistono antichi pregiudizi, luoghi comuni, sciocchezze che fanno da filtro per impedire il passaggio di ceto, di classe: pure il razzismo ha lo scopo di impedire che gli elementi migliori di una data razza facciano il salto di qualità, superando i mediocri, gli imbecilli di pura “razza superiore”.
Ora abbiamo gruppi etnici che devono fare dati lavori e solo quelli: i cinesi sono bravi nel commercio dei piccoli negozi, i filippini sono ottimi lavoratori domestici, i neri sono bravi manovali, i sudamericani sono adatti a lavoretti manuali, ma di scarsa specializzazione.
Guai se qualcuno esce dalle sue incombenze, fa crollare un Universo di certezze, la stabilità sociale di un piccolo mondo della provincia italiana.