A Lampedusa un barcone è scomparso in mare, a 10 chilometri dall'isola: i superstiti per ora sono 56, ma mancano alla conta circa 200 emigranti.
La rabbia cresce e verrebbe voglia di trattare come criminali, per crimini contro l'umanità, chi favorisce, chi permette questo che è un genocidio sotto gli occhi dell'Occidente e i morti vengono contati quando sono nelle nostre acque territoriali.
Nel deserto rimangono, morti ovviamente, dai 30% al 50% di questi poveri disgraziati, nell'attesa di un imbarco moltissimi disperati finiscono male, poi tanti scompaiono in mare, uno su 10 e infine altri muoiono nei centri di raccolta da noi, ma soprattutto nelle baracche delle periferie, tra malattie varie e malnutrizione, dove non hanno cure mediche e sono in condizioni igieniche pessime.
Questa è accoglienza?
No, questi sono crimini e avvengono perché i superstiti servono per essere assunti come manovali, sia nel lavoro nero che del crimine.
Quanto siamo buoni noi italiani, anzi buonisti.