Forse
più che un sogno è giusto parlare di un incubo: fu la paura per
generazioni di ragazzini, che vedevano nel pianeta, un mondo
fantastico, scientificamente progredito, con omini verdi, con le
antenne, feroci, crudeli, pronti a conquistare la terra, a renderci
tutti schiavi, se non addirittura distruggerci.
In
realtà tutto questo non esiste, tali fantasie si sono spostate su
altri pianeti, extra sistema solare, mentre Marte appare solo una
grande distesa di sabbia e rocce rosse.
Non
importa, oggi stimola altre fantasie: si sogna di creare nuove
colonie umane e la fuga dalla terra, dai suoi orrori, la sua
violenza, le sue brutture.
Il
deserto rosso affascina e prima o poi attirerà degli esseri umani,
che lo abiteranno, nonostante le sue condizioni estreme, con
pochissima acqua, nonostante si dovrà vivere o nel sottosuolo o
dentro grandi calotte con serre per produrre ossigeno e alimenti.
Non
sarà un paradiso, ma forse diventerà una base per altre
esplorazioni e colonizzazioni oltre il sistema solare.