17 set 2012

Precari, disperati, lavoratori senza futuro


La perdita dei diritti dei lavoratori è uno dei problemi  principali della nostra società: il sistema del precariato sta indebolendo la forza di chi sta alla base della produzione.
Una cultura antiquata dei datori di lavoro spinge verso la riduzione di spazi: la dignità e lo sfruttamento stanno tornando in modo pressante.
Dietro ai diritti acquisiti ci sono generazioni di lavoratori che hanno alzato la testa, “pretendendo” di essere trattati come persone: proprio questa lotta corrispose con una forte crescita economica di tutta l’Italia.
Esistono dei meccanismi che, portando a dare e a trattare in modo corretto chi produce, spinge il rinnovamento tecnico: si può dire che i conflitti sindacali spingevano gli imprenditori a investire in tecnologia.
In questo modo la società cresceva.
I lavoratori erano persone e non schiavi, quindi erano consapevoli ed agivano, volenti o nolenti, per il bene delle ditte: la logica del potere per il potere, che sta prendendo piede, riporta a situazioni servile chi lavora.
Uno dei motivi della scarsa crescita economica dell’Italia negli ultimi anni può essere questo?