Sarah Scazzi era una ragazzina di 15 anni e come tale era della stessa età della maggioranza dei frequentatori di Internet, dei social network, in particolare di Facebook.
Per questo fu il primo caso che si mosse sull'emozione della rete: la rete divenne un sistema di informazione, che mosse le ricerche e si strinse attorno alla casa dei Misseri.
In altri tempi l'omicidio forse sarebbe passato inosservato e la stampa avrebbe parlato di altro, di omicidi eccellenti, di fatti banali, interessanti solo per chi li scriveva o li commissionava.
Sarah Scazzi avrà giustizia anche grazie a Internet, esattamente grazie al popolo della rete.