5 set 2012

Squinzi. Confindustria. Un autunno bollente, e Monti sorride

Squinzi teme l'autunno bollente, con le fabbriche che stanno chiudendo, con la disperazione di molti lavoratori, ormai allo stremo, con le condizioni economiche di troppi lavoratori non specializzati senza futuro, senza alcuna alternativa.
La situazione pesa tantissimo e la gente ha pazientato abbastanza: la rabbia cresce e Monti parla di fine della crisi, ma di fatto, non ha risolto un solo motivo del dramma italiano, l'economia è in recessione per colpa degli sprechi della casta, che ha versato miliardi in inutili lavori pubblici, mentre quei soldi sarebbero serviti alle piccole e medie industrie, alla ricerca scientifica, per difendere il territorio, per il nostro patrimonio artistico, che potrebbe essere sfruttato, con un turismo intelligente, almeno 10 volte di più.
Monti farà sicuramente una cosa giusta, alla fine della legislatura se ne andrà e tutti saremo felici, tranne i faccendieri, gli speculatori e i politici di professione.