L'omicidio di Yara Gambirasio non deve essere archiviato, non perché sia giusto chiudere un caso, anche senza aver trovato l'assassino, ma perché certamente le tracce dell'assassino ci sono, oltre a quelle trovate sugli indumenti intimi della ragazzina.
Le tracce dell'assassino sono sicuramente nei tabulati, ma certamente nella testimonianza delle persone che hanno visto.
Tutto il caso è strano e partito male, dava l'impressione che gli inquirenti non volessero cercare in dati luoghi, come il cantiere, che è rimasto senza risposte, senza certezze.
Yara fu ucciso in un luogo dove c'era del cemento, i cani portarono al cantiere, ma non si spiegò mai cosa era capitato dentro.
Si dettero risposte imprecise, insoddisfacenti, banali: si disse che nella bergamasca ci sono tanti cantieri, che i cani possono sbagliare.
Nessuno però osservò la coincidenza, non causale, dei due fatti.
Le indagini dovrebbero rivedere l'ipotesi del cantiere e interrogare tutti coloro che erano nel luogo quella sera, insistendo sui particolari e sui rumori che udirono quella sera maledetta.