Nelle nostre carceri abbiamo soprattutto un mondo criminale di basso livello, di gente con bassissima preparazione culturale e scolastica, poi ci sono le accezioni, ma anche queste però sono solo, in genere per una criminalità più attenta, per le truffe, oppure per gli omicidi passionali, o i reati non da criminalità da strada o organizzata.
In pratica questi sono tossicodipendenti, ma anche manovali delle grandi organizzazioni criminali: a questo punto sarebbe giusto imporre una forma di riduzione della pena a punti: chi studia e supera esami può ottenere una riduzione della pena, con il vantaggio di dare una preparazione culturale e professionale a costoro, il costo sarebbe in gran parte nei libri, che le organizzazioni benefiche potrebbero trovare anche gratuitamente.
Non risolverà il problema dell'emarginazione, ma ridurrà le conseguenze sociali sicuramente.