Ilva
di Taranto, ormai lo scontro è pesante e il sequestro da parte della
magistratura di alcuni reparti, con le denunce e gli arresti non deve
sorprendere e confondere le idee.
C’è
uno scontro tra magistratura e potere esecutivo, che pare debole in
questa fase e la mancata risposta politica potrebbe portare a gravi
disordini sociali, oltre alla disperazione da parte di 5mila operai,
con altre decine di migliaia dell’indotto, di Taranto e di tutta
Italia.
La
soluzione deve essere politica e certa, ma è assurdo che la
magistratura attacchi ora una fabbrica, bloccandola, dopo decenni di
gravi inquinamenti e diti certi sulla pericolosità di quel tipo di
produzione industriale, senza le sicurezze necessarie.