Secondo la Confcommercio 9 italiani su 10 sono pessimisti per la crisi del 2013, mentre il 41% già oggi non arriva alla fine del mese: la situazione è molto difficile, ma tutta la politica è contro il ceto medio, che sta pagando sempre più ed è costretta a spendere i risparmi per sopravvivere.
La crisi logora sempre più gli italiani e già un terzo sono finiti nella povertà reale o nel rischio povertà, che in pratica significa che la nostra società è sempre più divisa in due, da una parte la casta con i suoi amichetti che hanno i soldi in banche estere e dall'altra la gente che ha lavorato una vita per figli e nipoti e si trova la casa tassata, che deve stringere la cinghia per pagare l'Iva al 22%, l'Imu che ha tassato la casetta in montagna o al mare, che più nessuno vuole.
I pensionati sono affamati e i giovani sono disoccupati.
Chi dobbiamo ringraziare per tutto questo?
Monti, Fini e Casini, Berlusconi e Maroni, Bersani e Vendola, ovvero tutti coloro che ci hanno governato sino ad oggi, anche a livello locale.