Il consumo di e.e. è in calo ancora una volta, si segnala una flessione del 2,8% rispetto al 2011 nel 2012: la notizia era prevedibile soprattutto per il calo dell'industria, ma anche per il comportamento della gente, che utilizza elettrodomestici che consumano meno.
Si risparmia energia e si consuma pure meno per la crisi: il fabbisogno energetico verso l'estero cala anche grazie all'incrementare dell'energia fotovoltaica e eolica, mentre purtroppo diminuisce la produzione di energia elettrica dall'idroelettrico.
Interessante invece la presenza continua di energia dall'estero che viene soprattutto venduta sotto costo di notte, dalla Francia in genere, dal nucleare francese, che però dopo le ore di punta, avendo una produzione costante, la svende all'Italia, sotto costo.