Assad vuole parlare il 6 gennaio, domenica, alla nazione, forse per proporre una tregua, anche la Siria sta scivolando nella logica assurda di un conflitto senza fine, che addirittura potrebbe allargarsi ai Paesi vicini.
Il grande alleato del regime iraniano, oltre che nel mezzo dei giochi economi e religiosi della guerra per il petrolio, quel conflitto che vede gli interessi di nuove potenze come la Cina, o vecchie che tornano in auge come la Russia, visto che la Siria si trova nei luoghi dove il petrolio transita con i suoi oleodotti.
Qui abbiamo, oltre agli Stati Uniti, l'Europa, con Francia e Gran Bretagna in prima fila, con gli Emirati Arabi e l'Arabia Saudita in prima fila a ... difendere i fratelli sunniti.
Tutto questo non porta alla pace, anzi porta alla guerra sasoluta, incomprensibile, disumana, di bande feorci e fanatiche.
