5 ago 2015

Pensioni oggi, riforma flessibilità possibile se si volesse

La questione pensione è legata non al bilancio dello stato, ma a questioni di assurda rigidità europea, che non sa fare due conti: infatti il sistema esiste e potrebbe essere applicato.
Basterebbe Calcolare gli anni che mancano alla pensione, con la famigerata legge Fornero, partendo da un’età adeguata, 61, o 62 anni per esempio.
Se mancassero 4 anni alla pensione si moltiplica per 4 il dovuto di contributi, si dividono per gli anni di speranza di vita e si otterrebbe quanto togliere al pensionato ogni anno, per i prossimi, indicativamente, 20 anni.
Il bilancio dello Stato verrebbe rispettato, si manderebbe in pensione molti anziani, talvolta pure malati e quindi assenteisti, in altri casi dipendenti pubblici o insegnanti, che alla fine rendono meno dei giovani, risparmiando sulla spesa pubblica e sulla malattia.
Alla fine si avrebbe un risparmio, rendendo felici molti anziani sul posto di lavoro, risparmiando sulla riduzione del personale nei posti pubblici, dando spazio lavorativo ai giovani.
Per fare questo serve un po’ di intelligenze e di coraggio, che non si vede all’orizzonte.