Cesare Tavella è il cooperante ucciso in Bangladesh, la persona che esce è simpatica, anche nelle foto, umana e disponibile all’incontro di altre persone.
La sua uccisione dimostra che il mondo islamico ha nelle sua radice qualcosa che non va: è stato ucciso perché infedele, quindi i 6 miliardi di infedeli del pianeta si devono rassegnare e farsi uccidere tutti impunemente, come il povero bravo e generoso veterinario italiano, che faceva solo del bene ed ottenne la morte.
C’è un’altra risposta, difendersi e reagire a tutto questo, ma è un’altra faccenda, che ai nostri politici loschi e interessati non li riguarda per ora.