L’Apocalisse prevista e sperata dai parassiti, ovvero coloro che campano con i soldi dello Stato e ci costano centinaia di miliardi, spesi per mantenerli, continua ad aleggiare sui giornali nazionali, guarda il caso.
Infatti le potenziali prime vittime di una riforma del sistema dei parassiti del vecchio potere sarebbero loro, i nostri cari amici pennivendoli, che ne raccontano più di Bertoldo su questo e quello, scordandosi la matematica, la storia e anche la geografia, tutte materie …inutili a un pennivendolo professionista esperto.
Cosa rischiamo, alla fine?
Una ripresa economica decente, finalmente, che non vediamo più dall’entrate nell’Euro, una leggera ripresa dell’inflazione, che farebbe bene alla massa del debito pubblico nazionale e forse, anche se a breve non ci spero, la presa a calci in culo dei ladri di salari, dei dirigenti parassitari, la causa prima della nostra crisi finanziaria ed economica.
Si sa che i parassiti prima o poi ammazzano l’organismo ospitante, per poi morire di fame, ma se chi li ospita si spidocchia tutto finisce prima, con la salvezza del povero asino che si trovava tanti insetti fastidiosi sulla testa: sì, è ora che qualcuno faccia uno sciampo all’asino.