Questo pare il periodo storico più triste di mai, non ci sono utopie, ideali per cui lottare, ma tutto è grigio e tutto sembra pronto a precipitare, ma la colpa è nostra, perché ci siamo lasciati intrappolare dai discorsi di 4 giornalisti prezzolati.
Non è vero che i mercati sono unici, tirannici e incorreggibili.
Non è vero che l'occidente è destinato alla fine ingloriosa, che ci domineranno altri popoli e il futuro sarà del medioevo islamico.
Non è vero che, per essere moderni, dobbiamo tacere alle prepotenze degli islamisti, dei cretini vari e dei magistrati di Bruxelles e di Strasburgo, di qualche frate minchione.
Il futuro è nostro, ricordiamocelo.