Il silenzio del male e la sua arroganza supera la sua cattiveria, ricorda troppo il giudice iniquo del Vangelo, del potere a servizio dei potenti.
L’assurdo irrazionale e neppure soggettivo, ma solo incomprensibile, se non avesse la sua profonda immoralità alle spalle, pare evidente.
Io non credo nei giudici, che li considero, ma non sempre, talvolta sono pure eroici, deboli con i forti e forti con i deboli.